Search Intent: Tra studio delle SERP e Processo decisionale

da | Nov 17, 2023 | Search Marketing | 0 commenti

Cos’è l’intento di ricerca e come capirlo

 

L’intento di ricerca (Search intent o User intent) è l’obiettivo che si nasconde dietro una ricerca effettuata da un utente su un motore di ricerca. L’intento di ricerca può essere esplicito o meno ed è importante per l’ottimizzazione dei siti web.

Grazie allo studio degli intenti di ricerca possiamo massimizzare le opportunità di offrire agli utenti i contenuti adeguati rispetto a ciò che cercano e al momento del processo decisionale in cui si trovano.

 

Le Tipologie di Search Intent

 

Mappa del Search Intent

Ad oggi sono state identificate diverse tipologie di intento di ricerca:
  • Intento di ricerca navigazionale;
  • Intento di ricerca informazionale;
  • Intento di ricerca commerciale;
  • Intento di ricerca transazionale;
  • Intento di ricerca locale.

Ognuno di queste tipologie di intenti ha delle caratteristiche e delle aspettative da parte degli utenti e per questo i motori di ricerca sono estremamente attenti a ciò che le risorse web possono offrire alle persone durante le loro sessioni di ricerca.

 

Intento di ricerca navigazionale

 

L’intento di ricerca navigazionale è collegato a ricerche di tipo brand ovvero cerco uno specifico marchio, azienda o sito web sul motore di ricerca per arrivare al sito web istituzionale.

Un esempio può essere una ricerca del tipo “DNA Agency” o “Amazon”.

In questo caso sì sto facendo una ricerca ma il mio scopo è di navigare verso il sito specifico che già conosco e sul quale voglio compiere un’azione. Sono chiavi ad alto tasso di conversione che necessitano di una buona brand awareness per poter giocare un ruolo importante in una strategia digitale.

 

Intento di ricerca informazionale

 

Quando effettuiamo una ricerca è perché vogliamo una risposta ai nostri dubbi e domande. Questo è il motivo per il quale si effettuano le ricerche, di qualsiasi tipologia esse siano.

Voglio sapere quando è stato inventato il telescopio? Chi ha scoperto l’America?

Queste sono ricerche che hanno come scopo finale di informare una persona circa quelle che sono le sue domande.

É l’intento di ricerca più importante, quello che può generare tutti gli altri e anche quello che offre più opportunità.

É interessantissimo studiare questa tipologia di intento di ricerca perché offre sempre spunti di riflessione sul processo decisionale e di come dentro di esso possano nascondersi potenziali intenti di acquisto o meno.

Anche in questo caso si può sperimentare quali bias possano entrare in gioco. In questo tipo di intento può essere frequente ad esempio il bias di conferma.

 

Intento di ricerca commerciale

 

L’intento di ricerca commerciale è l’intento che copre le ricerche legate a prodotti o servizi. È molto simile all’intento informativo ma viene identificato come una fase avanzata del processo d’acquisto dell’utente ovvero del suo percorso verso la decisione di acquistare un bene piuttosto che un altro. Le chiavi di ricerca di questo tipo possono essere ad esempio: miglior corso SEO oppure recensione nuovo mac.

Sono ricerche finalizzate a far prendere decisioni. In questi casi può essere utile, nel progettare i nostri siti web, identificare anche i bias e le euristiche che entrano in gioco nel processo decisionale così da rendere maggiormente persuasive le nostre pagine web e aumentare le conversioni.

 

Intento di ricerca transazionale

 

L’intento di ricerca transazionale generalmente viene identificato come la ricerca volta a compiere un’azione da parte della persona che la effettua. Infatti Google le definisce DO Query. Ed effettivamente le possiamo identificare come le ricerche del fare. Anche in questo caso bisogna porre molta attenzione a quello che è il processo decisionale dell’utente e sfruttare i bias per far compiere le azioni desiderate agli utenti, soprattutto in questa fase del loro viaggio.

É possibile in questi casi sfruttare vari bias per spingere le persone all’azione come ad esempio:

E tanti altri che potrai approfondire qui sul blog di DNA Agency. Iscriviti alla Newsletter per restare aggiornato su questi temi.

Query del tipo transazionale possono essere: Body da donna online oppure Corso di massaggio professionale.

 

Intento di ricerca locale

 

L’intento di ricerca locale o Visit in person è una sottocategoria molto importante per la SEO perché riguarda le ricerche geolocalizzate come ad esempio: agenzia SEO Napoli oppure ristoranti a Sorrento. In ogni caso rientrano tra queste query anche le ricerche riguardanti l’intento delle persone di recarsi in un luogo specifico.

 

Come si riconoscono i vari intenti di ricerca?

 

Stando a quanto spiegato finora è abbastanza semplice individuare gli intenti di ricerca tra le parole chiave che gli utenti immettono in una barra di ricerca. Ci sono termini ricorrenti tipici delle domande informative come: “come” “perché” “quando” o delle query commerciali: “recensione” “migliore”. Per le transazionali può essere meno esplicito o può confondersi con un intento commerciale ma in generale termini come “prezzo” “offerta” e “promo” possono essere annoverati tra le query transazionali.

 

Analizzare le SERP per individuare gli intenti di ricerca grazie a Google

 

É utilissimo quando durante la ricerca di parole chiave ci troviamo di fronte a query che non riusciamo a inquadrare andare ad analizzare i risultati organici dei motori di ricerca.

Oggi è comunque sempre consigliato analizzare le serp per comprendere al meglio sia l’intento di ricerca sia come Google stesso comprenda e interpreti il viaggio dell’utente nel suo processo decisionale.

È interessantissimo infatti notare come da un po’ di tempo Google cerchi in molti casi anche di accorciare la sessione di ricerca, grazie al vasto ecosistema che gli consente di far interagire vari ambienti in un’unica sede.

 

L’analisi dei competitor

 

Molto importante è anche comprendere i concorrenti in SERP come gestiscono i contenuti che vengono proposti da Google per le varie query. Così possiamo stabilire come affrontare al meglio l’intento di ricerca espresso dagli utenti.

 

Oltre l’ottimizzazione: comprendere le persone e i loro bisogni per aumentare le conversioni

 

Immagine di una sagoma con delle rotelle che identificano i processi decisionali

Abbiamo parlato finora dell’intento di ricerca, di cosa le persone si aspettano quando effettuano una ricerca e di quali siano i punti fondamentali da affrontare quando ci approcciamo all’analisi di queste preziosissime informazioni.

Ho già detto anche che è importantissimo comprendere e studiare come il cervello umano si comporta, oltre le ottimizzazioni tecniche che sono alla base della SEO.

Oggi molto più che in passato è indispensabile avere ben chiara la propria audience, i bisogni che essa esprime e bisogna adeguarsi per offrire beni e servizi che possano essere utili, graditi e soddisfacenti.

Per analizzare l’audience e i loro bisogni l’analisi degli intenti di ricerca è sicuramente uno strumento prezioso e tenere presente come il cervello funziona e come le decisioni delle persone possano essere influenzate da parole, azioni e sensazioni è imprescindibile per ottenere sia un ottimo posizionamento sui motori di ricerca che un altrettanto ottimo conversion rate.

Sebbene gli algoritmi siano portati avanti da software essi stessi sono viziati da bias ed euristiche di chi li ha progettati e dato che grazie alle numerose ricerche nel campo della neuroscienza siamo in grado di definire quali siano molti di questi errori cognitivi che commettiamo ogni giorno possiamo strutturare strategie di posizionamento molto efficaci ed efficienti.

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