Guida SEO: L’importanza delle parole chiave a coda lunga

da | Mag 17, 2024 | Search Marketing | 0 commenti

In questo articolo spiegherò nel dettaglio cosa sono e a cosa servono le parole chiave a coda lunga (long tail keywords) e la loro importanza nella SEO. Comprenderemo come individuarle, sceglierle e inserirle in un piano editoriale di successo che comprenda più canali oltre il sito web per posizionare i nostri contenuti in tutti gli ambienti dei motori di ricerca.

 

Cosa sono le long tail keywords e a cosa servono

 

Le long tail keywords, a differenza delle short tail keywords, sono parole chiave formate da più parole (key phrase) che approfondiscono una ricerca e sono generalmente a basso volume di ricerca.

Nella SEO odierna sono importanti per 3 motivi:

  • Facilità di posizionamento;
  • Maggior utilità per l’utente;
  • Alta conversione.

 

Facilità di posizionamento

 

Le long tail sono solitamente frasi strutturate e molto specifiche che un utente inserisce nella barra di ricerca di un motore, che può essere Google o altri, e quindi hanno volumi molto bassi rispetto a keyword generiche molto più ricercate. Ad esempio Sneakers bianche è una keyword ad alto volume di ricerca, mentre sneakers bianche in pelle di vitello è una long tail keyword. Già i dati ce lo dicono ma è abbastanza ovvio che le persone interessate alle sneakers bianche sono almeno 10/100/1000 volte di più rispetto a quelle interessate alle sneakers in pelle di vitello. Questo ovviamente abbassa la concorrenza su una specifica query per due motivi:

  1. Solitamente si tende a concentrarsi su query ad alto volume;
  2. Non tutti i rivenditori di sneakers bianche hanno anche sneakers bianche in pelle di vitello.

Questo abbassa la competizione e il numero di competitor che ottimizzano i propri contenuti per quella query specifica, rendendo più semplice posizionare i nostri contenuti.

 

Maggior utilità per l’utente

 

Una long tail è solitamente una query che racchiude in modo abbastanza completo il desiderio della persona che sta effettuando la ricerca. È evidente in questo caso che studiare le chiavi di coda lunga, comprenderne i search intent e creare contenuti che vadano a sposarli sia una strategia che può aumentare il nostro traffico organico e il posizionamento del nostro brand.

 

Alta conversione

 

Dal punto precedente è semplice comprendere il perché questa tipologia di query sia ad alta conversione. Se ho un ecommerce e sottopongo una risorsa di valore a un utente che ha effettuato una long tail facendogli magari trovare effettivamente il prodotto che cercava le opportunità che tutto ciò si converta in acquisto si alzano esponenzialmente.

 

La teoria della coda lunga

 

Grafico che illustra l'utilità dell'utilizzo delle long tail keywords come strumento di maggior conversioneIl nome long tail keyword ha un’origine precisa e deriva dal concetto statistico di long tail.

In sintesi il concetto di coda lunga si traduce nella seo con:

Il volume totale dato dalla somma delle long tail keyword è uguale al volume totale dato dalla somma delle short tail.

Com’è possibile ciò? Presto detto. Riflettiamoci insieme, se le short tail keyword sono le query che in modo generico tutti facciamo su un motore di ricerca, le long tail sono tutti i possibili approfondimenti che ognuno di noi può effettuare. Quindi potenzialmente sono infinite.

 

Come trovare le long tail keyword

 

Esistono innumerevoli strumenti per effettuare keyword research. Ci sono SAS come SeoZoom e SemRush che oltre a offrire la possibilità di analisi della concorrenza e altre magnifiche funzioni danno la possibilità di effettuare keyword research ad alto livello. Poi ci sono anche tool specifici come Answer the public, seonanny o ubersuggest.

Google stesso mette a disposizione il Google Keyword Planner per fare keyword research, anche se nato per trovare keyword per l’advertising (lo si può usare accedendo a Google Ads) è estremamente utile e preciso sia nelle stagionalità che nei volumi medi, soprattutto se si hanno campagne attive.

 

Come strutturare un piano editoriale performante e multicanale

 

Oggi creare un piano editoriale che ci aiuta ad avere successo su internet è diventato molto complesso, la competizione è enorme e le piattaforme su cui distribuire i nostri contenuti aumentano sempre di più.

Se pensiamo poi che già Google con il suo ecosistema ci dà la possibilità, anche senza controllo molte volte, di far viaggiare i nostri contenuti in ambienti con milioni di utenti attivi, diventa necessario pensare il nostro piano d’azione multiformato, multicanale e strutturare un piano editoriale di conseguenza, senza mai dimenticare:

  1. a chi ci rivolgiamo;
  2. la nostra value proposition;
  3. il nostro tone of voice.

Questi punti sono essenziali perché ci fanno avere chiaro in mente quali sono gli ambienti giusti per noi.

Se sono un’azienda di impianti fotovoltaici avrò difficoltà a raccontare la mia attività su tik tok mentre sarà più agevole far trasparire il valore della mia azienda attraverso il content marketing sul blog aziendale o Linkedln. Al tempo stesso un creator che basa la sua linea editoriale sulla comicità potrà trovare poco performante pubblicare su Linkedln.

In questo caso per programmare un calendario editoriale è estremamente utile analizzare le chiavi di coda lunga perché ci permettono di strutturare contenuti in base a quelle che sono le esigenze specifiche delle persone, siano esse informative, transazionali e commerciali.

Tu usi le long tail keyword nella tua strategia di posizionamento? Raccontami la tua esperienza nei commenti.

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